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Il mercato immobiliare italiano sta vivendo una fase di rinnovato dinamismo. Dopo anni segnati da incertezze economiche e tassi in crescita, il terzo trimestre del 2025 mostra un aumento significativo delle compravendite in tutto il Paese. La domanda è tornata attiva sia nei grandi centri urbani sia nei comuni più piccoli, segnale di un rinnovato interesse verso la casa come bene rifugio e investimento a lungo termine.

Con il termine “immobili fantasma” si indicano quegli edifici — appartamenti, abitazioni o fabbricati — che pur esistendo materialmente non risultano correttamente registrati nelle banche dati catastali. In pratica sono immobili che, per un motivo o per un altro (mancata dichiarazione, registrazione errata, abusi edilizi, estensioni non accatastate), non risultano ufficialmente riconosciuti dal fisco e dai registri comunali.

Con le ultime modifiche normative è tornato operativo il meccanismo del silenzio-assenso anche per i permessi di costruire relativi a immobili vincolati. Questo significa che, se tutta la documentazione necessaria (autorizzazioni paesaggistiche, nulla osta, pareri) è già acquisita, non sarà più obbligatorio attivare la Conferenza di servizi: l’assenza di risposta equivale a un’approvazione.

Nel 2025 la normativa sulle agevolazioni “prima casa” ha subito modifiche rilevanti: chi possiede già un’abitazione acquistata con i benefici fiscali può ora acquistarne una nuova mantenendo le agevolazioni, a patto di vendere quella precedente entro un lasso di tempo definito. Questo rende più semplice per molti cambiare casa senza perdere i vantaggi fiscali.

Dal 2026 il Bonus Bollette verrà mantenuto, ma con criteri più rigidi rispetto agli anni precedenti. L’obiettivo è concentrare l’aiuto sulle famiglie con maggiore difficoltà economica, attraverso soglie ISEE più basse e requisiti più mirati. La platea dei beneficiari sarà quindi più ristretta, ma il sostegno sarà più incisivo per chi ne ha davvero bisogno.