A Milano, i prezzi delle abitazioni continuano a crescere oltre la media nazionale, ma per ora il rischio di una bolla immobiliare rimane basso. Questo è quanto emerge dall’ultimo UBS Global Real Estate Bubble Index 2024, che sottolinea come un’economia solida, nuovi sviluppi urbanistici e un regime fiscale favorevole stiano mantenendo alta la domanda di immobili. Nonostante ciò, adeguati all’inflazione, i prezzi e gli affitti restano in linea con i livelli del 2018.
Secondo Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy, l’Italia ha risentito meno dell’aumento dei tassi d’interesse rispetto ad altre nazioni europee, grazie a una bassa leva finanziaria. In confronto con altre grandi città internazionali, Milano ha prezzi relativamente contenuti, nonostante lo sviluppo della rete metropolitana e i prossimi eventi come le Olimpiadi invernali del 2026.
Mercato immobiliare globale e rischio bolla
Il rapporto di UBS ha esaminato 25 grandi città a livello globale, tra cui Milano, evidenziando una generale riduzione del rischio di bolla per il secondo anno consecutivo. Tra le città con il rischio più alto troviamo Miami, Tokyo e Zurigo, seguite da città come Los Angeles, Toronto e Ginevra.
Al contrario, Milano rientra nella categoria di rischio basso, insieme a città come San Francisco, New York e San Paolo. Anche altre capitali europee come Londra, Parigi e Stoccolma hanno visto una riduzione del rischio bolla.
Prezzi degli immobili in calo globale
Dal picco del 2022, i prezzi degli immobili, adeguati all’inflazione, sono scesi in media del 15% nelle città analizzate. Città come Francoforte, Monaco di Baviera e Parigi hanno registrato cali del 20% rispetto ai livelli post-pandemia, mentre città come Vancouver, Toronto e Amsterdam hanno visto una riduzione dei prezzi reali di circa il 10%.
Tuttavia, alcune città come Dubai e Miami hanno continuato a vedere un aumento dei prezzi. In altre città con una forte carenza di abitazioni, come Vancouver, Sydney e Madrid, i prezzi reali sono aumentati di oltre il 5% rispetto allo scorso anno.
Carenza di abitazioni e stabilità dei mercati
La carenza di abitazioni si sta rivelando un fattore di stabilità per molti mercati urbani. Negli ultimi due anni, gli affitti reali sono aumentati del 5%, superando in molti casi la crescita dei redditi. Questa situazione sta contribuendo a stabilizzare i mercati immobiliari in diverse città, nonostante l’aumento dei costi di costruzione e la riduzione dei permessi.
Miglioramenti attesi
Secondo il report, la situazione è destinata a migliorare. L’aumento degli affitti sta spingendo la domanda di case di proprietà, mentre il calo dei tassi d’interesse renderà più conveniente l’acquisto rispetto all’affitto. Di conseguenza, si prevede un ritorno degli acquirenti, soprattutto tra coloro che cercano la prima casa, migliorando l’accessibilità al mercato immobiliare.
In conclusione, nonostante la crescita dei prezzi, Milano continua a offrire condizioni favorevoli per l’acquisto di immobili, grazie a fattori come la stabilità economica e lo sviluppo infrastrutturale, mantenendo al minimo il rischio di una bolla immobiliare.