La registrazione del contratto di locazione è obbligatoria in Italia per tutti i contratti con durata superiore a 30 giorni. Questo processo deve essere completato entro 30 giorni dalla firma presso l’Agenzia delle Entrate, e può avvenire sia fisicamente, sia online tramite il portale dell’Agenzia.
Chi è tenuto a registrare?
La registrazione può essere effettuata sia dal locatore (proprietario), sia dal conduttore (inquilino), anche se generalmente è il proprietario a occuparsene. È importante ricordare che la legge prevede la divisione delle spese tra locatore e conduttore. Di norma, l’imposta di registro è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per gli anni di durata del contratto, con un minimo di 67 euro. Se si opta per la cedolare secca, non è dovuta alcuna imposta di registro né di bollo.
Sanzioni per mancata registrazione
La mancata registrazione comporta conseguenze sia per il locatore che per il conduttore. Se il contratto non viene registrato entro i termini, si applicano sanzioni economiche che variano in base al ritardo:
- Ritardo entro 30 giorni: sanzione ridotta al 6% dell’imposta dovuta.
- Ritardo fino a un anno: sanzione del 12%.
- Ritardo oltre un anno: la sanzione può salire fino al 240% dell’imposta.
Se non si registra il contratto entro 30 giorni dalla stipula, questo potrebbe diventare nullo, con il rischio di vedere riconosciuto un contratto di locazione “in nero”, che offre minori tutele legali al proprietario.
Vantaggi della registrazione
Oltre a evitare sanzioni, la registrazione del contratto di locazione offre numerosi vantaggi. Protegge entrambe le parti in caso di dispute legali e garantisce l’accesso a detrazioni fiscali e agevolazioni per i canoni di locazione, come la cedolare secca per il locatore e le agevolazioni fiscali per l’inquilino.