Secondo un’analisi de The Economist, dopo il calo dei prezzi immobiliari post-crisi finanziaria del 2008, il mercato si è ripreso e, nonostante le previsioni di un crollo durante la pandemia di Covid-19, ha registrato un boom, con molte persone in cerca di nuove abitazioni. Tuttavia, con l’aumento dei tassi d’interesse nel 2021, si sono intensificati i timori di una nuova caduta dei prezzi, ma i rialzi stanno continuando, suggerendo una resilienza nel mercato immobiliare.
L’analisi mette in luce un “superciclo immobiliare” iniziato negli anni ’50, caratterizzato da una crescente domanda di case e limitazioni nella costruzione di nuove abitazioni, che ha portato a un aumento dei prezzi. Tre fattori chiave sosterranno questo ciclo: la crescita della popolazione immigrata, l’evoluzione delle città e lo sviluppo delle infrastrutture.
La demografia è cruciale, poiché l’aumento della popolazione immigrata nel mondo sviluppato spinge la domanda di abitazioni. Le città continuano a essere attraenti nonostante il lavoro a distanza, e l’affollamento urbano aumenta la competizione per gli spazi abitativi. Inoltre, le infrastrutture spesso non riescono a tenere il passo con la crescita della popolazione, rendendo difficile la costruzione di nuovi alloggi.
Nonostante potenziali battute d’arresto, come oscillazioni economiche e tassi di interesse, l’analisi conclude che è plausibile che i prezzi delle case continueranno a salire più rapidamente rispetto ai redditi, suggerendo un futuro roseo per il mercato immobiliare.