Negli ultimi anni, sempre più agenti immobiliari stanno valutando l’opportunità di affiancare all’attività tradizionale quella di amministratore di condominio. Si tratta di due professioni complementari, capaci di generare sinergie interessanti e ampliare il proprio portafoglio di servizi.
Due attività compatibili, ma distinte
Dal punto di vista normativo, nulla vieta a un agente immobiliare di esercitare anche il ruolo di amministratore condominiale. Le due figure professionali sono regolamentate da normative diverse e non sussiste alcun conflitto di interessi se gestite con trasparenza.
È però importante ricordare che i due incarichi devono essere distinti: l’agente agisce per conto di una delle parti in una compravendita o locazione, mentre l’amministratore è rappresentante legale del condominio, con compiti di gestione ordinaria e straordinaria dell’immobile.
I vantaggi per l’agente immobiliare
Assumere anche il ruolo di amministratore può rappresentare un’opportunità strategica per l’agente immobiliare:
- Entrare in contatto stabile con un bacino di potenziali clienti, sia per compravendite sia per locazioni.
- Aumentare le entrate con una fonte di reddito ricorrente e meno soggetta alla stagionalità del mercato.
- Offrire un servizio più completo ai condomìni e alle famiglie che già gestisce come agente.
- Accrescere la propria reputazione professionale, posizionandosi come punto di riferimento per la gestione dell’immobile a 360°.
Come si diventa amministratore di condominio
Per esercitare la professione di amministratore di condominio non è necessario essere iscritti ad alcun albo, ma è richiesto il possesso di determinati requisiti:
- Essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
- Non avere precedenti penali legati a reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio o la fede pubblica.
- Aver frequentato un corso di formazione iniziale, con esame finale, organizzato da enti riconosciuti.
- Aggiornarsi ogni anno con corsi di formazione continua, obbligatori per legge (art. 71-bis disp. att. c.c.).
Molti enti formativi, anche online, offrono corsi flessibili pensati proprio per i professionisti già attivi nel settore immobiliare.
Attenzione alla gestione dei conflitti
È fondamentale mantenere una netta separazione tra le due attività: ad esempio, se un agente è anche amministratore di un condominio, non potrà intermediare direttamente una compravendita all’interno dello stesso edificio, a meno di specifica autorizzazione assembleare.
La trasparenza e la comunicazione chiara con i condomini sono elementi chiave per gestire al meglio eventuali sovrapposizioni e rafforzare la fiducia nel proprio operato.
Conclusione: un’opportunità da valutare
Diventare anche amministratore di condominio può rappresentare un passo naturale per molti agenti immobiliari, specialmente quelli che operano in modo stabile su uno specifico territorio. È un modo concreto per fidelizzare i clienti, ampliare le competenze e diversificare il proprio business in un settore che, anche nei momenti di rallentamento del mercato, continua a offrire margini interessanti.