Nel 2023, l’uso di mutui ipotecari destinati a scopi diversi dall’acquisto di immobili è aumentato significativamente. Secondo il “Rapporto Mutui Ipotecari 2024” dell’Agenzia delle Entrate, su 735mila immobili ipotecati per un totale di circa 90 miliardi di euro, ben 40,5 miliardi sono stati impiegati in settori estranei al mercato delle compravendite immobiliari, registrando un incremento del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Il rapporto distingue due principali utilizzi dei mutui ipotecari: quelli legati a compravendite immobiliari (Mercato A) e quelli destinati ad altri ambiti (Mercato C). Nel 2023, il Mercato A ha visto una riduzione del 29,6%, mentre il Mercato C ha sperimentato una crescita. Nonostante l’aumento del capitale impiegato nel Mercato C, il numero di immobili ipotecati è diminuito di circa il 18,8%, riflettendo l’uso di unità di alto valore commerciale e produttivo.
In termini geografici, l’espansione dei mutui non immobiliari è stata più marcata al Nord (+18%), rispetto al Centro (+12%) e al Sud (+9%). Le grandi città mostrano notevoli differenze: a Palermo e Napoli circa l’80% dei mutui riguarda acquisti immobiliari, mentre a Milano solo il 17% del capitale è stato impiegato per compravendite, con il restante 71% destinato ad altre operazioni finanziarie.