Un’importante novità legislativa interessa il settore immobiliare: non sarà più necessario indicare in atto notarile l’ammontare delle provvigioni pagate all’agente immobiliare. La nuova norma, introdotta con un emendamento al Ddl Concorrenza, consente di riportare semplicemente il numero della fattura e dichiarare che l’importo pagato corrisponde a quanto indicato nel documento fiscale.
Questa modifica, approvata alla Camera e ora in attesa di conferma al Senato, ha l’obiettivo di tutelare la privacy dei clienti e garantire una maggiore riservatezza sui dettagli economici delle transazioni immobiliari. La trasparenza fiscale non viene compromessa grazie all’obbligo della fatturazione elettronica, che assicura tracciabilità e conformità alle normative vigenti.
Benefici per agenti e clienti
La rimozione dell’obbligo di indicare l’importo in atto notarile tutela la libertà contrattuale tra le parti. Questo consente agli agenti di negoziare provvigioni personalizzate, evitando che i dettagli economici siano resi pubblici durante la stipula notarile o a soggetti non coinvolti.
Inoltre, si salvaguarda l’immagine professionale degli agenti immobiliari, evitando che eventuali differenze nei compensi possano generare fraintendimenti o conflitti tra le parti.
Una modifica per un mercato più flessibile
La legge non solo semplifica le procedure, ma rappresenta anche un passo verso un mercato più moderno e orientato alla discrezione. Tuttavia, rimane intatta la finalità originaria del Decreto Bersani, che mira a contrastare l’evasione fiscale nel settore, grazie alla trasparenza garantita dalla documentazione obbligatoria.
Questa modifica legislativa è una risposta alle richieste del settore per un maggiore rispetto delle dinamiche di libera contrattazione e una gestione più efficiente delle transazioni immobiliari.