Le previsioni di Nomisma delineano un futuro complesso per il mercato immobiliare italiano, influenzato da vari fattori economici e sociali. Ecco una sintesi delle principali tendenze e delle dinamiche attese.
Potere d’acquisto degli italiani
Nonostante una crescita economica positiva, con il PIL italiano che nel 2024 dovrebbe chiudere con un +0,7%, l’inflazione continua a superare l’aumento dei salari, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Le difficoltà di accesso al credito, aggravate dalle stringenti condizioni imposte dalle banche, limitano ulteriormente la capacità di spesa. Nomisma stima che circa 300.000 famiglie intenzionate ad acquistare casa con mutuo non siano riuscite a concretizzare l’acquisto.
Compravendite, domanda e offerta nel mercato immobiliare italiano
Nonostante le sfide, il mercato immobiliare italiano mantiene un certo dinamismo. Il 2023 si è chiuso con 710.000 compravendite, un calo rispetto agli anni precedenti ma comunque superiore ai livelli medi post-2008. Le previsioni indicano 694.000 compravendite per il 2024, 708.000 per il 2025 e 710.000 per il 2026. La riduzione del numero di mutui erogati e le condizioni di credito stringenti sono i principali fattori che limitano le compravendite.
Prezzi immobiliari e mutui
I prezzi degli immobili nelle principali città italiane sono aumentati dell’1,9% all’inizio del 2024, con Milano che registra un +3,2% e Catania un +0,3%. Le previsioni di Nomisma indicano un aumento dei valori nominali del 2% nel 2024 e nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Tuttavia, i valori reali cresceranno meno significativamente.
Per quanto riguarda i mutui, il calo del potere d’acquisto e le difficoltà di accesso al credito influenzano negativamente il mercato. La domanda di mutui è in calo, con le erogazioni che non superano i 7,7 miliardi di euro nella prima parte del 2024, la metà rispetto al 2022.
Fattori della domanda e offerta di case nei prossimi anni
Il mercato immobiliare sarà influenzato da due principali fattori: la trasformazione demografica e la direttiva Case Green. La diminuzione della popolazione e la disgregazione delle famiglie tradizionali porteranno a un aumento del numero di nuclei familiari, compensando la minore numerosità delle famiglie. Tuttavia, la direttiva Case Green costringerà gli italiani a costosi interventi di riqualificazione energetica.
Il mercato delle locazioni
La domanda di locazioni continua a crescere, con un aumento dei canoni del 4,6% nella prima parte del 2024. Bologna ha registrato il massimo incremento (+7,3%), mentre Venezia Mestre il minimo (+1,4%). La crescente domanda di affitti, soprattutto brevi, influisce sull’offerta e sui prezzi, rendendo il mercato delle locazioni sempre più competitivo.
Performance immobiliari delle principali città italiane
I prezzi delle abitazioni in ottimo e buono stato continuano a salire, con incrementi rispettivamente del +1,6% e del +1,4%. Milano guida la crescita dei prezzi delle abitazioni nuove (+2,4%) e usate (+2%). Sul fronte delle locazioni, Milano, Roma e Firenze hanno i canoni medi più elevati, mentre Catania, Palermo, Torino e Bari registrano i valori più bassi. Il tempo medio per finalizzare una compravendita è di poco meno di 5 mesi, con Milano che segna un record di 4,2 mesi. I tempi per stipulare un contratto d’affitto sono più brevi, con una media di circa 1,9 mesi.